sabato 20 aprile 2013

Conoscendo Eisenman

Rimettendo a posto le idee...: se la sintesi architettonica di un'idea appare come gesto unico e indivisibile, impossibile risulta rilevare l'immagine prima; rintracciare le associazioni i ragionamenti ed i pensieri che stanno alla base di quello stato formale. Almeno difficilissimo risulta farlo per il processo creativo di un altro... scomponendo però le cose, studiando e ridisegnando qualcosa compare. una specie di nuvola di elementi che si intrecciano e che implodendo fra loro elaborano un oggetto unico.

Una sintesi appunto...


Il primo passo deve essere senza dubbio lo studio del sintetizzatore. Per Eisenman l'architettura  diventa una sorta di operazione sintattica basata sui volumi; un approccio completamente diverso da quello che si era avuto fino ad allora . parole come palinsesto, griglia, strati, layer adesso assumono significati diversi.



I primi anni Ottanta sono per Eisenman un momento di profonda crisi e di rigenerazione che lo porterà a dedicarsi con più impegno alla sua attività professionale. In questi anni nasce infatti nel campo dell'architettura una grande questione, quella del contesto. Nasce cioè la consapevolezza che la città non si può estendere all'infinito, che bisogna misurarsi con l'esistente e operarvi dentro.
Eisenman scopre del contesto tracce nascoste, stratificate nel tempo, seppellite ma da rivalorizzare. Nasce, nel suo metodo architettonico un nuovo strumento: IL PALINSESTO che associa il sito all'idea di una carta, di un papiro sul quale è possibile cancellare e riscrivere all'infinito ma con una limitazione : non si riuscirà mai a cancellare completamente, rimarrà sempre qualche traccia di cui nel riscrivere bisognerà tener conto.
Ma lo studio di Eisenman non si ferma e sperimenta sempre nuove tecniche di progettazione.



Quella che più mi ha colpito e affascinato è la tecnica del BLURRING, che si ricollega direttamente a quella utilizzata nei primi del Novecento da Balla e dei Futuristi per esprimere su tela la dinamicità ed il movimento tramite duplicazioni e rotazioni ripetute di figure.
Eisenman fa propria la tecnica dell'oscillazione nella casa Guardiola a Cadice. Qui i vuoti e i pieni, sono proprio determinati dalle oscillazioni  che creano  dei campi d'azione che si muovono in un ragionamento dinamico, che si muovono nel movimento del pensiero.
Con la tecnica dell'oscillazione entriamo nel tema vettoriale , perchè questi generano campi che poi vengono coltivati dove l'architettura stessa diventa una forma di paesaggio!!




La casa Guardiola è un esempio di anallogia tra Eisenman e il futurismo italiano: consapevolezza del duplicarsi delle cose in movimento in cui le immagini  sfumano e si sovrappongono.

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